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Ponti sul Mincio
Anticamente indicato sempre e semplicemente come Ponte
(Pons),
compare per la prima volta sui documenti nel 1145 in
un elenco delle chiese plebane della diocesi di Verona.
In realtà il territorio è abitato da popolazioni già
in epoca romana,
come testimoniato da alcuni rinvenimenti epigrafici
nella zona del castello scaligero.
Nel periodo compreso fra il 1195 e il 1275 viene
costruito il castello sotto il dominio degli Scaligeri;
il paese inizia la propria espansione dapprima attorno
al nucleo del castello
e in un secondo tempo nel territorio ai piedi della
rocca, verso il fiume Mincio.
Dopo la caduta scaligera ed un breve periodo sotto la
dominazione dei Visconti,
Ponti viene compreso nel territorio della Serenissima
Repubblica di Venezia
(a partire dal 1405 e definitivamente dal 1426, sotto
il doge Francesco Foscari).
Il dominio veneziano si protrae sino al 1797, quando,
a seguito
delle guerre napoleoniche d’Italia dell’anno prima
(1796),
viene costituita la Repubblica Cisalpina (comprendente
i territori di Mantova,
Brescia, Bergamo, Bologna, Ferrara, Massa, Carrara,
Crema, la Romagna e la Valtellina);
Ponti viene aggregato al distretto VII di Castiglione
delle Siviere, c
ompreso nel Dipartimento del Mincio, sotto il dominio
francese.
Nel 1815, dopo il Congresso di Vienna (e la
Restaurazione),
il territorio mantovano torna entro i confini
dell’Impero Austro Ungarico;
Ponti è compreso nel distretto IV di Volta, entrando,
nel contempo, dopo secoli,
a far parte della provincia di Mantova. Dopo le guerre
risorgimentali e la battaglia
di Solforino e San Martino (24 giugno 1859),
Ponti passa sotto la provincia di Verona e nel 1866
entra a far parte del Regno d’Italia,
tornando in provincia di Mantova.
Con l’inizio dello stato italiano il paese assume
l’attuale denominazione di Ponti sul Mincio.
L’ultimo passaggio a carattere strettamente
amministrativo riguarda la diocesi,
la quale, nel 1977, dopo secoli, passa da Verona a
Mantova,
per uniformare i territori comunali alle comunità
parrocchiali.
Il 30 aprile del 1945 a Ponti, e precisamente in
località Monte Casale,
si svolge una delle ultime battaglie della lotta di
Liberazione dal nazifascismo,
con uno scontro tra gruppi partigiani (aiutati da
militari dell’esercito regolare italiano
e da truppe anglo americane) e reparti tedeschi in
fuga verso le Alpi.